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Storia del logo

Il nome braalla deriva dal nostro paese d’origine, ALTOMONTE, un tempo chiamato BRAHALLA. Abbiamo così pensato di abbreviarlo, togliendo l'acca, per facilitare la scrittura e la pronuncia del BRAND. Il pittogramma, che è stato appositamente creato, è una rappresentazione astratta del rosone della chiesa di Santa Maria della Consolazione, duomo del paese, che rappresenta per noi maestosità, bellezza e culto, situato nella parte alta e antica del borgo!

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Il nostro progetto

Il made in Italy, la qualità dei manufatti degli artigiani, i sapori che danno i frutti del nostro territorio, non hanno eguali. Siamo molto legati alla nostra terra e fieri delle aziende che la abitano e per questo motivo vogliamo valorizzarne i prodotti, sia artigianali che gastronomici, facendone conoscere le ricette e le vecchie tradizioni.
 

Le origini e le eccellenze del nostro territorio sono fondamentali per noi e scommettere su di essi è un modo per promuoverlo e farlo crescere. Partiamo da loro, per poi espanderci in tutto il sud Italia.


Da sempre, pensiamo che i borghi non debbano morire ma stare a passo con i tempi, reinventandosi e mantenendo sempre vive le proprie tradizioni


“Se non sono le persone a venire da noi, siamo noi a far conoscere le bellezze, i sapori, gli odori e le mani artigiane del nostro bel borgo” così da farlo apprezzare, incoraggiando le persone a venire ad ammirarlo dal vivo.

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Storia del borgo

Proprio perché siamo molto legati al nostro territorio, vogliamo raccontarvi un po' la storia del borgo. Detta probabilmente dapprima Balbia, nome risalente a epoca romana, e in seguito Brahalla o Bragalla, nella prima metà del XIV secolo fu chiamata “Altofiume”, per volere di Filippo Sangineto, titolare della contea. Poco dopo la regina Giovanna I le diede il nome attuale, che allude chiaramente alla posizione del luogo: va notata la composizione del toponimo, in cui l’aggettivo precede il nome, secondo le formazioni di tipo normanno. Feudo della nobile famiglia dei Guasto, nella seconda metà del Duecento appartenne a Gerardo d’Arena e a Erberto d’Orleans. A questi subentrarono Guglielmo Pallotta e i Sangineto, dai quali passò, sul finire del XIV secolo, ai Sanseverino di Bisignano, per successione femminile. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la trecentesca chiesa di Santa Maria della Consolazione (dove prendiamo spunti per il nostro brand), con evidenti segni di posteriori fasi di restauro, contenente, tra l’altro, il mausoleo dei Sanguineto; le chiese di San Giacomo e San Ferdinando; l’ex convento dei domenicani; il castello medievale, di origine normanna, con tracce di affreschi, del XIV-XV secolo, e la torre dei Pallotta, massiccia costruzione quadrilatera, del Trecento. Altomonte giace sopra un promontorio a circa 455 m s.l.m.. Il suo fertile territorio è parte in pianura, bagnato dai fiumi Esaro, Grondi e Fiumicello e parte in collina con ampie vedute panoramiche. La superficie del territorio di Altomonte è di circa 65,29 km² di cui la maggior parte è suscettibile di colture come grano, orzo, legumi e ortaggi, agrumi e frutteti. Vi abbondano uliveti e vigneti autoctoni producenti i vini balbini, tanto decantati da Plinio il Vecchio. Nel nostro borgo sono presenti ancora molti artigiani validi e fieri del proprio territorio, molti di questi presenti sul nostro sito.

 

Vogliamo ringraziarvi per aver speso del tempo per conoscere il nostro progetto!

 

Un abbraccio, Luigi e Pasquale.

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